Giorgio Bellini, pittore e scultore, è nato a Vergiano (Rn) nel 1937. È dal 2004 Cavaliere Ufficiale Commendatore della Repubblica Italiana, membro «di numerose accademie ed istituzioni culturali italiane e straniere. Gli è stata conferita l’onorificenza nel 2008 di Maestro Accademico dalla Pontificia Accademia di Roma-Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori; nel 1984 ha ricevuto il Premio per la Cultura Prometeo Aureo dal Ministro della Pubblica Istruzione sen. Valitutti.
Sue opere sono conservate nell’Archivio della Biennale di Venezia, in Biblioteche Nazionali, in Musei d arte ( Roma, Città del Vaticano, Repubblica di S.Marino, Archivio Arti Visive della Provincia di Ancona, Museo Civico Salvi di Sassoferrato, Biblioteca di Ancona, Biblioteca nazionale di Bucarest) oltre che in numerose raccolte e collezioni private.
Nel 1969 ha tenuto la prima mostra personale presentata dal pittore e giornalista Luigi Pasquini (Rimini, Galleria del Vicolo Gomma). Numerosissime le sue esposizioni, anche in collettive, in Italia e all’ estero. Annovera tra gli interventi critici, a partire dagli anni 60, i contributi di Aureliano Casali. Antonio Caggiano, Luciano Bertacchini, Franco Tralli, Paolo Zauli, Rino Boccaccini, Rosanna Ricci, Alain Saverot. Franco Ruinetti, Edgardo Perini, Marcello Zanni. Amedeo Montemaggi, Giorgio Tellan. cui si sono aggiunti negli anni recenti i nomi di Rita Giannini, Ivo Gigli, Enzo Dall’Ara. Gabriello Milantoni, Bianca Arcangeli, Manlio Masini, Manuela Ricci, Annamaria Bernucci, Luca Cesari. Gerardo Filiberto Dasi, Alessandro Giovanardi, Stefano Pivato, Gianni Conti, Corrado Marsan, Antonio Paolucci, Vittorio Sgarbi. L’insieme dei testi costituisce una corposa antologia critica che è a corredo dei suoi numerosi cataloghi. Il suo nome figura in numerosi repertori e dizionari dell’arte del “900 italiano.
L’arte nasce con l’uomo,
armonia e voce dell’anima,
nel cogliere l’opera di Dio.
Se tale
sempre sarà
un meraviglioso messaggio d’amore,
luce di libertà,
fede,
pace di uomini,
civiltà di popoli.
G. Bellini